Venerdì 8 dicembre ore 20.30 - festival XXIII edizione

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PROGRAMMA

M. Caballone:
Affettuoso e Balletto dal Concerto 4º
 
G. Giacomelli:
Sposa non mi conosci per voce, archi e continuo
 
M. Caballone:
Allegro dal Concerto 1º per archi e continuo
 
G. F. Haendel:
Deh, respirar lasciatemi
per voce, archi e continuo
 
A. Scarlatti:
Concerto XII in Do minore
per flauto, archi e continuo
 
E. Duni:
Misero pargoletto per voce, Flauto, archi e continuo
 
F. Mancini:
Concerto XIII in Sol minore per flauto, archi e continuo

R. Broschi:
Son qual nave per voce, archi e continuo
Francesco Divito

pugliese, nato in una terra che diede i natali a molti celebri cantori evirati, a partire dal più leggendario fra tutti, Carlo Broschi detto Farinelli. Oggi l’immagine perduta della loro vocalità, nelle diverse forme in cui si presentava (contraltile, o sopranile, ma in casi eccezionali capace di coprire entrambe le caratteristiche), rivive, seppure sbiadita, nella specifica miscela canora di alcuni sopranisti abili nel proiettare le loro voci su tessiture tutte acute, chiare e cristalline, capaci appunto di dominare una estensione del tutto simile a quella di un soprano. Divito, infatti, appartenente alla categoria vocale che oggi, per comodità, viene erroneamente accumunata nella famiglia dei controtenori, è in realtà un soprano (soprano uomo, o male soprano per dirla, come spesso si legge, in inglese), o meglio un sopranista, un cantante che con un’emissione “naturale” (non di falsetto), senza ricorrere alla barbara mortificazione del proprio fisico, sfrutta le cavità di risonanza alte della voce, con suoni argentei e trasparenti. Un surrogato di quello che nel Settecento si otteneva, con l’orchiectomia, bloccando la muta vocale per preservare le fresche qualità timbriche proprie all’adolescente. Divito aveva già inciso, da giovanissimo, un cd per la Tactus, intitolato In turbato mare irato, dedicato ad arie di bravura del secondo barocco, con pagine di Vivaldi, Duni, Giacomelli e Händel nelle quali mostrava già la caratteristiche di una voce oggi sviluppatasi per donare il meglio di sé in questo nuovo album, ’A voce sola, pubblicato dalla Kicco Music in occasione del quarantesimo anniversario di un’etichetta uscita dalla mente di una regina della musica leggera come Giovanna Nocetti, in arte Giovanna, che iniziò il suo cammino di produttrice discografica proprio con un lp di musica antica e oggi ritorna su questo repertorio con Francesco Divito, giovane cantante diplomatosi in musica vocale da camera al Conservatorio di Napoli sotto la guida di Antonio Florio (per la stessa etichetta Divito aveva già inciso la bella cantata per soprano e basso continuo Già la notte s’avvicina di Nicola Antonio Porpora). Proprio nella città partenopea questo promettente sopranista ha realizzato il cd, registrato nel periodo del lockdown imposto dalla pandemia del Covid-19, fra il novembre del 2020 e il gennaio 2021, con diversi complessi, dall’Ensemble La Primavera, per i brani di Monteverdi e Frescobaldi, alla London Musical Arts Orchestra e alla Bulgarian National Radio Symphony Orchestra, entrambe dirette da John Landor, rispettivamente per le pagine di Händel e Mozart; dall’Orchestra Gli Archi della Camerata Dogale condotta da Sandra Sofia Perulli per il “Vocalise” di Rachmaninov, al pianista Salvatore Gaglio per il rossiniano “Crucifixus”.
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Associazione Domenico Scarlatti  
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