PROGRAMMA
M. Caballone:
Affettuoso e Balletto dal Concerto 4º
G. Giacomelli:
Sposa non mi conosci per voce, archi e continuo
M. Caballone:
Allegro dal Concerto 1º per archi e continuo
G. F. Haendel:
Deh, respirar lasciatemi
per voce, archi e continuo
A. Scarlatti:
Concerto XII in Do minore
per flauto, archi e continuo
E. Duni:
Misero pargoletto per voce, Flauto, archi e continuo
F. Mancini:
Concerto XIII in Sol minore per flauto, archi e continuo
R. Broschi:
Son qual nave per voce, archi e continuo
Francesco
Divito
pugliese, nato in una terra che diede i natali a molti celebri cantori
evirati, a partire dal più leggendario fra tutti, Carlo Broschi detto
Farinelli. Oggi l’immagine perduta della loro vocalità, nelle diverse forme in
cui si presentava (contraltile, o sopranile, ma in casi eccezionali capace di
coprire entrambe le caratteristiche), rivive, seppure sbiadita, nella specifica
miscela canora di alcuni sopranisti abili nel proiettare le loro voci su
tessiture tutte acute, chiare e cristalline, capaci appunto di dominare una
estensione del tutto simile a quella di un soprano. Divito, infatti,
appartenente alla categoria vocale che oggi, per comodità, viene erroneamente
accumunata nella famiglia dei controtenori, è in realtà un soprano (soprano
uomo, o male soprano per dirla, come spesso si legge, in inglese), o meglio un
sopranista, un cantante che con un’emissione “naturale” (non di falsetto),
senza ricorrere alla barbara mortificazione del proprio fisico, sfrutta le
cavità di risonanza alte della voce, con suoni argentei e trasparenti. Un
surrogato di quello che nel Settecento si otteneva, con l’orchiectomia,
bloccando la muta vocale per preservare le fresche qualità timbriche proprie
all’adolescente. Divito aveva già inciso, da giovanissimo, un cd per la Tactus,
intitolato In turbato mare irato, dedicato ad arie di bravura del secondo
barocco, con pagine di Vivaldi, Duni, Giacomelli e Händel nelle quali mostrava
già la caratteristiche di una voce oggi sviluppatasi per donare il meglio di sé
in questo nuovo album, ’A voce sola, pubblicato dalla Kicco Music in occasione
del quarantesimo anniversario di un’etichetta uscita dalla mente di una regina
della musica leggera come Giovanna Nocetti, in arte Giovanna, che iniziò il suo
cammino di produttrice discografica proprio con un lp di musica antica e oggi
ritorna su questo repertorio con Francesco Divito, giovane cantante diplomatosi
in musica vocale da camera al Conservatorio di Napoli sotto la guida di Antonio
Florio (per la stessa etichetta Divito aveva già inciso la bella cantata per
soprano e basso continuo Già la notte s’avvicina di Nicola Antonio Porpora).
Proprio nella città partenopea questo promettente sopranista ha realizzato il
cd, registrato nel periodo del lockdown imposto dalla pandemia del Covid-19,
fra il novembre del 2020 e il gennaio 2021, con diversi complessi,
dall’Ensemble La Primavera, per i brani di Monteverdi e Frescobaldi, alla
London Musical Arts Orchestra e alla Bulgarian National Radio Symphony
Orchestra, entrambe dirette da John Landor, rispettivamente per le pagine di
Händel e Mozart; dall’Orchestra Gli Archi della Camerata Dogale condotta da
Sandra Sofia Perulli per il “Vocalise” di Rachmaninov, al pianista Salvatore
Gaglio per il rossiniano “Crucifixus”.